I piaceri che ricerchiamo sono quelli della buona tavola e del buon bere, certamente, ma anche quello della buona musica, del buon fumare, dell'arte visiva o poetica, della oratoria.
Ed il piacere del capire. Capire come nasce un ingrediente, dove viene prodotto e come, quante qualità ne esistono. Capire come viene realizzato un vino, un sigaro, una ricetta, un quadro.
Il piacere del rivivere, sia pure per una sola sera, un particolare evento storico, l'atmosfera di una certa epoca, le sensazioni di una determinata ambientazione.
Non vogliamo fare cultura. Vogliamo fruirla, e senza pretese. Itinerando tra vari ristoranti e vari luoghi, cercando di scoprire o riscoprire cibi, luoghi, ricette.
Il tutto riferendoci quanto più possibile alla nostra amatissima Spoleto, alla sua storia, ai suoi luoghi.
Il nostro simbolo è racchiuso nel piatto, perchè è davanti ad un piatto che ci incontreremo (ma non sempre e per forza), e nel piatto c'è uno dei simboli di Spoleto, il ponte delle Torri, un monumento unico al mondo che portava acqua, quindi vita, alla capitale del Ducato. Ma che permetteva anche il transito, quindi lo scambio, l'incontro. E insieme al Ponte nel nostro marchio c'è il fortilizio dei Mulini, torre di avvistamento e difesa e, ad un tempo, mulino, il che ci richiama, di nuovo, al cibo ed alla fatica per produrlo. Quindi al rispetto che richiede.
Ponte e Fortilizio sono immersi nel verde, che per noi simboleggia la purezza e la qualità della vita, proprio ciò che poi ricerchiamo nelle materie prime delle nostre ricette. Il verde è quello del Monte Luco, uno stupendo sito il quale, a noi Spoletini, simboleggia il riposo, il divertimento, la ricreazione. Perciò ben si abbina alle nostre attività.
Si noti, infine, che lo spicchio del Ponte disegna, su di un ideale orologio, le ore 19,45.
È ora di andare a cena!